Scozia: Graziana e i fiori
di Alessandra Gentili
In foto: tipica area verde cittadina. Area di Kirkcaldy nella contea del Fife, Scozia. (foto Alessandra Gentili)
EDIMBURGO – Questo è il primo degli articoli dedicati alle interviste agli italiani in Scozia. Emozioni, bellezze, paure, vita pratica……insomma ci faremo guidare da esperienze diverse, per completare un puzzle su questa terra che ha la capacita di essere contemporaneamente selvaggia e super tecnologica.
La prima intervista non poteva che essere con Graziana. Lei è stata anche la prima italiana che ho incontrato quando mi sono trasferita, e mi ha aiutato ad orientarmi su diversi aspetti.
La raggiungo telefonicamente poiché, circa un anno fa, ha deciso di tornare in Italia.
“Ciao Graziana, ti saluto con un abbraccio…non proprio caldo, qui ci sono 13 gradi in questo momento.” Lei ride, mi saluta e mi dice che li, al Nord, nella zona della Pianura Padana……ce ne sono decisamente di più, quindi il suo abbraccio è molto più caldo.
“Graziana raccontaci la tua storia scozzese, cosa ti ha portato fin quassù.”
“Sono venuta in Scozia per dare supporto a mio figlio che si era stabilito li già da diverso tempo. Aveva deciso di comprare una casa, cosi all’inizio facevo avanti e indietro con l’Italia. Quando la casa è stata acquistata, i lavori di ristrutturazione che dovevano essere monitorati, mi hanno trattenuta per più tempo. Devo dire che ho iniziato a sentirmi meglio fisicamente, vista l’aria molto fresca e pulita, mi sono resa conto di non avere più disturbi allergici che spesso avevo quando ero in Italia. Cosi pian piano, ho iniziato a vivere la Scozia, a passare più tempo lì che in Italia.”
“Come è stato acquistare una casa qui e occuparsi della ristrutturazione?”
“Beh sono rimasta veramente sorpresa di alcuni aspetti. Ad esempio in Scozia per l’acquisto della prima casa si può richiedere lo Scottish Lift. Si tratta di un fondo che permette di avere il 40% dell’importo di acquisto della casa, fornito dalla Contea di appartenenza del luogo. Nel nostro caso era la Contea del Fife. È necessario avere la possibilità di versare un acconto, intorno al 10%. Successivamente il 40% viene versato dalla Contea e per la parte rimanente viene concesso un mutuo. La casa deve avere determinate caratteristiche, cioè deve essere adeguata al numero di persone che ci dovrà abitare, e deve essere effettivamente abitata da chi richiede l’agevolazione. Chiaramente non è permessa la speculazione. Se ci sono più stanze del necessario non è possibile aderire. La cosa straordinaria è che questo 40% dovrà essere restituito solo se si decide di rivendere la casa. A quel punto dovrà essere restituito il 40% del prezzo di vendita. La ristrutturazione è stata lunga ma alla fine siamo rimasti soddisfatti del risultato.”
Graziana viveva a Kirkcaldy, dove ha vissuto anche la sottoscritta per i primi tre anni. “Graziana, cosa mi puoi dire delle esperienze quotidiane, ad esempio fare la spesa al supermercato, andare dal medico, o le nostre passeggiate sulla via principale di High Street a prendere un caffè al bar o a fare shopping nei charity shop?”
“Decisamente mi mancano le nostre passeggiate in High Street, il piacere di curiosare in questi negozi dell’usato pieni di cose interessanti, e la difficile ricerca di un caffe……italian style (ride). Abbiamo girato quasi tutti i bar nelle nostre passeggiate, ma alla fine il piacere era dato dal luogo. Mi ricordo le tisane all’interno della biblioteca nazionale, o le zuppe con le verdure stagionali quando fuori era veramente freddo. Mi ha sempre fatto una strana impressione il fatto che alle cinque di pomeriggio chiudessero tutte le attività ma, forse, è uno stile di vita più vivibile.
Ci è voluto anche un po’ di tempo per comprendere come è strutturata l’assistenza medica. Non c’è il medico della mutua cui siamo abituati in Italia, ma un centro medico con diversi specialisti. Il primo approccio è con la reception che, in base ai sintomi, ti indirizza verso lo specialista. C’è da rimanere scioccati dalla precisione degli appuntamenti. Mi è capitato di avere appuntamenti medici alle 15:07, o alle 8:03. Incredibilmente quei minuti erano rispettati. Inoltre ho potuto constatare che i medici non prescrivono molto facilmente farmaci o ulteriori approfondimenti. Certo posso dire che, a parte la lingua inglese, questo è stato l’impatto più difficile da superare, perché in Italia ero abituata ad un iter di approfondimento molto diverso. In generale, comunque, ho potuto constatare un elevato livello di assistenza alle famiglie, ai giovani, agli immigrati e a tutte le fasce deboli. Ad esempio ho potuto usufruire della tessera gratuita per i mezzi pubblici avendo già compiuto 60 anni, ciò mi permetteva di muovermi con molta facilità. Alla fine stando più in Scozia che in Italia, ho provato a cercare un lavoro, e sono stata assunta dal Comune per lavorare in una scuola…a 62 anni!!! Sono molto grata alla Scozia per questo, per avermi fatto sentire parte del posto, per la calma della gente, per i paesaggi selvaggi e tranquilli.”
“Cosa mi puoi dire della gente del luogo, quale è stata la tua prima impressione, e come è stato il tuo rapporto con loro.”
“La mia prima impressione è stata di trovarmi di fronte a persone molto gentili, ma piuttosto distaccate. Tuttavia ho potuto constatare che, superato quel primo momento di distacco, quando si approfondisce il rapporto sono veramente affabili.
Ho fatto diverse amicizie locali. Ricordo con piacere Steven, che aveva organizzato un corso di pittura cui ho aderito, e che ad ogni primavera mi forniva le piantine per l’orto poiché lui ne seminava veramente tante! Un uomo tuttofare molto generoso, che mi ha aiutato nelle piccole cose, in eventuali riparazioni, nei consigli a chi rivolgersi……insomma un vero punto di riferimento. Ricordo Liz, cui sono molto grata per le attenzioni che mi ha dato, per aver condiviso con me porzioni della sua vita. Una donna molto impegnata, ricca di relazioni cui spesso mi ha resa partecipe, determinando la differenza tra il sentirsi spaesati e il sentirsi accolti! Spesso durante le passeggiate mi raccontava la storia dei monumenti o dei siti storici, ed era veramente piacevole ascoltarla mentre parlava dei suoi viaggi. È una appassionata di orticultura, e mi invitava spesso a mangiare i prodotti del suo orto. È stata paziente nell’aiutarmi con le prime frasi in inglese e, al contempo, mi chiedeva la pronuncia di alcune parole italiane. Lei stava studiando la lingua italiana e, insieme ad alcuni amici scozzesi, aveva creato un gruppo che si incontrava settimanalmente per approfondire la lingua italiana e scambiare informazioni sull’Italia. Sono stata invitata spesso in questi incontri in qualità di rappresentante dell’Italia, e l’ho trovata una esperienza fantastica!”
“Cosa ti manca della Scozia ora che sei tornata in Italia?”
“A parte voi? Mi manca la facilita con cui si gestiva ogni pratica, dalla più piccola alla più complessa. In Scozia la burocrazia è limitata al minimo indispensabile, e tutte le pratiche si gestiscono on-line. Questo devo dire era veramente grandioso.”
“La prima cosa che ti viene in mente se pensi alla Scozia?”
“I fiori. Non credevo potessero esserci così tanti fiori in una terra tendenzialmente fredda. I giardini pubblici cosi curati, ogni casetta con il giardinetto fronte strada sempre fiorito! Veramente una cura per lo spirito!”
“Grazie Graziana (non sai quanto mi manca questa ridondanza!) per il tuo tempo. E fiori siano! con la tua splendida foto qui sotto.”