A Narni la XVI Edizione del Festival Internazionale Letteratura e saggistica “Alchimie e linguaggi di donne”.

A Narni la XVI Edizione del Festival Internazionale Letteratura e saggistica “Alchimie e linguaggi di donne”.

di Francesca Girardi

21-24 settembre 2023.

Festival è una delle parole più diffuse e legata alle più svariate categorie, un richiamo ad appuntamenti periodici che riuniscono persone affini alla tematica di cui si fa portatrice.

Nella moltitudine di luoghi dove poter incontrare festival, troviamo il piccolo borgo di Narni, in Umbria. Qui, da ben 16 anni, si danno appuntamento filosofia, letteratura, poesia, ogni area artistico-letteraria-culturale contaminata da linguaggi i cui specifici codici trasmettono messaggi universali. Personalità che dalle loro esperienze, dalle loro vite e anche dai loro pensieri hanno fatto germogliare valori che si possono definire “senza tempo”. Pensieri, appunto, che si incontrano per dare vita a un’alchimia attraverso cui il racconto è via di conoscenza e confronto. Un’opportunità di dialogo, perché il dialogo rappresenta il punto di partenza verso la conoscenza e la contaminazione culturale è uno degli elementi alla base della definizione delle coscienze. Questo è il pensiero che fa da motore al lavoro di Esther Basile, filosofa, scrittrice e ideatrice del “Festival internazionale letteratura e saggistica. Alchimie e linguaggi di donne”.

Un appuntamento che scandisce ogni anno le ore di tavole rotonde, biografie, saggi dove la protagonista è la cultura che si manifesta nelle letture, interpretazioni e narrazioni.

Tra le tematiche affrontate, la scrittura ha un ruolo importante perché è l’azione attraverso cui lasciare un segno concreto di un’alchimia di riflessione. La scrittura di Maria Ortese, di Dacia Maraini, di Ada Merini, tra le più note, ma anche altre forme di scrittura e comunicazione che delineano paesaggi di confronto nuovi. Narrazioni innovative e narrazioni classiche, tutte testimonianze dell’ecclettica capacità della scrittura di farsi interprete di sentimenti ed emozioni.

Il Festival di Narni è una manifestazione che punta a mostrare, attraverso libri, esperienze, consapevolezze e competenze personali, un più ampio panorama possibile di letture che si fanno da tramite di memoria, azione, divenendo a loro volta nuovo strumento di stimolo, riflessione e condivisione. Ed ecco un altro obiettivo di queste giornate di festival: raccogliere e conservare la memoria di lavori che si potrebbero definire proprio “alchemici”, che non devono andare smarriti, ma devono essere tutelati perché in grado di aiutare il pensiero lì dove incontra ostacoli e attriti.

La società à fatta di persone e spazi fisici, ma anche di spazi intangibili dedicati a una sorta di esercizio di pensiero, e le parole di Hanna Arendt definiscono bene il concetto: “il mondo non è ciò in cui entriamo, ma è un qualcosa che lasciamo alla morte”, il mondo è quindi uno spazio che abitiamo e che continua a parlare di noi.

Dal 22 al 24 settembre, il Museo Eroli di Narni, che ha già tanta storia da raccontare, sarà espressione di una realtà culturale nata e consolidata nel tempo con Biblioteche e Istituzioni italiane e diverrà sede di un festival che ha luogo con l’Egida del Parlamento Europeo, che vede coinvolti l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, l’Associazione Eleonora Pimentel, i Comuni di Narni.

Ricco il panorama di relatori che si avvicenderanno in dialoghi e scambi frutto di studi, ricerche, approfondimenti…

Redazione

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