Donne più famose nel Medioevo: Isabella di Castiglia
di Francesca Mallone
Per la rubrica “Donne più famose del Medioevo” oggi paleremo di una delle figure più importanti della storia tardo-medievale, Isabella di Castiglia!
Isabella nasce a Madrigal de las Altas Torres il 22 aprile 1451 ed era figlia del Re di Castiglia Léon Giovanni II e Isabella del Portogallo. Isabella aveva anche due fratelli, Enrico, nato dal precedente matrimonio fra Léon e Maria d’Aragona, e un fratello minore, Alfonso.
Nel 1454 il padre muore e suo figlio Enrico prese così il trono. Isabella fu mandata ad Arévalo, lontano dalla corte dove intraprese gli studi di grammatica, retorica, pittura, filosofia e storia. Nel 1462 Enrico la richiamò a sé anche se non è ben chiaro il motivo di tale gesto.
In quel periodo la Castiglia stava attraversando un periodo di crisi a causa di contrasti fra il Re e alcuni signori del regno capitanati da Alfonso Carillo, Arcivescovo di Toledo. La situazione precipitò nel 1465 quando questi misero in atto delle misure che andarono a limitare il potere regio. Fra le varie imposizioni, vi era quella di accettare fu che Isabella venisse allontanata dalla corte per andare a risiedere al Alcázar di Segovia. Inoltre, dopo tre anni, Enrico dovette stipulare il Trattato dei Tori di Guisando, secondo il quale, in cambio dell’accettazione del suo diritto al trono d parte degli avversari, avrebbe riconosciuto Isabella come legittima erede al trono di Castiglia.
Nel frattempo, Isabella, consigliata da Alfonso Carillo, decise di sposare in segreto Ferdinando d’Aragona. Nel settembre del 1469, i due convolarono a nozze e dalla loro unione nacquero cinque figli.
Nel dicembre 1474 Enrico II muore e il giorno dopo Isabella si autoproclamò regina di Castiglia. La stessa cosa fece la figlia di Enrico, Giovanna, e per consolidare il suo potere decise di sposare suo zio, Re Alfonso del Portogallo. Questa situazione portò ad una guerra per la successione al trono conclusasi nel 1479 con i trattati di Alcáçovas y Moura e la vittoria di Isabella. Giovanna fu costretta a sciogliere il matrimonio con suo zio e a diventare monaca, in questo modo la nuova regina si assicurò che Giovanna non potesse generare eredi.
Un’altra vicenda molto famosa legata a questa figura è la conquista di Granada. Nel 1480 i sovrani tornarono si occuparono dell’ultima presenza musulmana nella penisola iberica: il prosperoso Emirato di Granada, che nel 1492 venne definitivamente conquistato ed annesso alla Corona di Castiglia. La fine della presenza musulmana in Spagna valse a Ferdinando ed Isabella il titolo onorifico di Re Cattolici, conferito da papa Innocenzo VIII e poi confermato da Alessandro VI.
Dopo la conquista di Granada, Isabella e Ferdinando, intravedendo la possibilità di trovare nuove ricchezze nelle terre lontane e desiderosi di appropriarsi dei nuovi mondi scoperti, finanziarono l’impresa di Cristoforo Colombo ma, al ritorno dal viaggio, Giovanni II re del Portogallo, avanzò pretese a causa di alcune clausole poste precedentemente sul trattato di Pace di Toledo.
Ferdinando propose di risolvere il caso con un negoziato ma, contemporaneamente, convinse il papa Alessandro VI a promulgare una Bolla secondo la quale tutte le terre a ovest e a sud di una linea tracciata a 100 leghe dalle isole del Capo Verde alle Azzorre, sarebbero state di proprietà spagnola.
Giovanni II alla guerra preferì la trattativa che portò alla firma del Trattato di Tordesillas e che divise il mondo al di fuori dell’Europa tra Spagna e Portogallo.
Infine, una delle vicende legate ad Isabella di Castiglia è sicuramente l’Istituzione dell’Inquisizione. Istituita nel 1478 con il sostegno del Papa Sisto IV, aveva lo scopo di combattere il crescente numero di conversi che, secondo le autorità spagnole, continuavano a praticare le loro antiche religioni in segreto.
L’Inquisizione fu affidata all’ordine domenicano, che doveva indagare sulle attività di eretici e conversi sospetti, utilizzando anche la tortura per ottenere confessioni. L’Inquisizione spagnola aveva anche il potere di sequestrare i beni dei sospettati e di condannarli al rogo in caso di condanna per eresia.
L’Inquisizione fu una delle politiche più critiche di Isabella di Castiglia, poiché comportò una forte limitazione della libertà religiosa e una grave violazione dei diritti umani. Tuttavia, alcuni studiosi hanno sottolineato che l’Inquisizione spagnola non fu così crudele come altre inquisizioni dell’epoca e che Isabella cercò di controllare gli abusi dei tribunali dell’Inquisizione.
Ricoverata a Valladolid per un cancro all’utero, Isabella morì il 26 Novembre 1504 nel palazzo reale di Medina del Campo.