Donne nell’arte
Spesso escluse dai ruoli apicali e confinate in ambito domestico, le donne hanno saputo ugualmente frequentare il mondo dell’Arte e dar vita a opere interessanti.
…Incredibile? Sì, considerando le loro condizioni socio-economiche nei secoli, costrette com’erano (e in certi paesi lo sono tuttora) in attività marginali o funzioni limitate al mondo familiare e all’allevamento della prole.
Invece è accaduto.
Si potrebbe iniziare da Artemisia Gentileschi, di cui ci si sta occupando a Firenze a Casa Buonarroti per un pregevole restauro di un’opera del ‘600; ma Artemisia la si può incontrare anche a Pisa al Palazzo Blu insieme a una serie di opere davvero notevoli per numero e importanza. Si tratta della Mostra sulle avanguardie del primo ‘900 aperta fino al 7 aprile, una selezione di capolavori provenienti dai maggiori Musei nel mondo. Sono circa una quarantina di opere di artisti, pittori o scultori, fra i maggiori dello scorso secolo come Paul Klee, Max Ernst, Henri Matisse, Marc Chagall, Pablo Picasso, Joan Mirò, Vasilij Kandinsky, Salvador Dalì, Marcel Duchamp, Piet Mondrian; tutti quanti accomunati dal desiderio di operare una svolta decisiva nella storia dell’Arte di quel periodo.
E non mancano certo le donne, appunto: oltre ad Artemisia, troviamo Marie Laurencin presente con l’opera “Ninfa e cerva”: olio su tela del 1925 che propone una Ville Lumiére dei primi del secolo, con atmosfere sognanti ed evocative legate anche alla sua attività di scenografa e costumista. Oppure “Leda e il cigno” della stessa autrice, dove il mito classico si fonde con un’istanza di equilibrio armonico, esigenza comune a molti artisti del periodo.
E anche se le opere femminili sono in netta minoranza rispetto a quelle maschili, la loro presenza è ugualmente significativa se paragonata alle enormi difficoltà che le donne hanno dovuto affrontare nei secoli per vedere riconosciuta la loro valenza artistica: preferisco “valenza” a “valore” non in quanto sostantivo femminile ma per il significato, ossia la capacità degli atomi di unirsi ad altri atomi, convinta come sono che il mondo maschile e femminile debbano procedere non contrapponendosi ma in tandem, per trovare una vera armonia raramente realizzata in passato.
Sandra Fallaci©