Antico regno di Dahomey
E’ proprio questo l’antico nome del paese, che divenne Repubblica Popolare del Benin nel ’75; una regione con una cinquantina di gruppi etnici e altrettante lingue. Nel ‘600 il regno era assai più vasto, e la maggiore attività era il commercio di schiavi con i colonizzatori soprattutto portoghesi ma anche olandesi, quest’ultimi giunti già verso la fine del ‘400.
Ma nel corso del ‘700 il Dahomey s’indebolì, e alla fine dell’ ‘800 la Francia si è appropriata del territorio, dove la lingua ufficiale è ancora il francese. E la strada per l’indipendenza, arrivata solo nel 1960, era ancora lunga.
Nel corso degli anni ’70 vari settori economici passarono allo Stato e nelle campagne per l’agricoltura di sussistenza vennero create cooperative con lo scopo di modernizzare il paese, superando realtà tribali e feudali.
Fra gli anni ’70 e ’80 vi furono varie fasi di nazionalismo e socialismo, fino al definitivo passaggio dal socialismo al capitalismo.
Stretto fra Togo e Nigeria, il paese ha una fascia costiera di poco oltre 100 km dove si trovano le principali città come Porto – Novo; le zone a settentrione, più secche, ospitano le savane ma anche un altopiano boscoso. Nei Parchi nazionali si possono vedere antilopi, felini e pachidermi: ma non mancano problemi per l’ambiente, perché aumentano le zone desertiche e diminuiscono le foreste soprattutto per l’abbattimento degli alberi di tek, un legno assai pregiato. Aumentano invece le piantagioni per la produzione dell’olio di palma (purtroppo…).
Il clima è generalmente caldo – umido: per una visita conviene evitare primavera e autunno, quando si concentrano le piogge.
Per ciò che riguarda la religione, gli abitanti sono per la metà cristiani e meno del 25% musulmani: ma resiste un buon 17% di rito Voodoo o Vodun o Vodu (Vudù), che ha comunque una sua teologia.
La produzione artistica era legata alla corte del regno, e si iniziò già dal ‘400 a produrre notevoli manufatti, soprattutto in architettura e scultura, e alcuni siti fanno parte dei Patrimoni dell’umanità UNESCO.
Considerando che non sono mancate opere di letteratura, musica e cinema, si può concludere che il Benin è una realtà interessante da visitare e da conoscere.
SandraFallaci©
ph ://www.bbc.co.uk/bitesize/articles/z3n7mp3