Ma in Europa occorre una forte rappresentanza del dissenso
Mimmo Lastella
Carissimi lettori, carissime lettrici
Premesso che l’attuale governance dell’Ue, non mi è molto simpatica per i motivi più volte ribaditi, ovvero che non rispecchia il progetto originario dei padri fondatori: “costruire l’Europa dei popoli e successivamente gli Stati uniti d’Europa, con regole e parametri uguali per tutti gli stati membri”, ma è solo e unicamente un coacervo di interessi finanziari e speculativi, capitanati da grosse lobby capitalistiche e bancarie, il cui unico scopo, è quello di fare profitti, riducendo gli stati membri alla miseria e “nel caso del periodo pandemico e post pandemico”, tentare di ridurre la popolazione ai minimi termini, attraverso metodi coercitivi e che rievocano la dolce morte per non parlare poi della totale dipendenza dalla NATO e da Washington, credo che occorra anche in quel contesto rafforzare la presenza di forze politiche che escano fuori dai tradizionali schemi di destra e sinistra, schemi che ormai, non si differenziano in nulla.
A tal proposito penso che il tentativo posto in essere dal ex sindaco di Messina “Cateno De Luca e dall’ex pentastellata, la simpaticissima Laura Castelli, di creare un movimento alternativo agli attuali schemi tradizionali, sia un buon trampolino di lancio affinché si rafforzi la presenza antisistema nel parlamento europeo e ponga le basi per una vera e propria rivoluzione copernicana che porti l’Europa ad una inversione di marcia rispetto all’attuale.
Credo altresì che affinché il progetto di De Luca, vada a buon fine e possa avere un successo “chiamiamolo strepitoso”, le altre forze politiche alternative e del dissenso, si uniscano e mettano da parte il proprio io ed elaborino un progetto politico e programmatico comune che faccia breccia nei territori e parli al cuore della gente, ormai delusa dalle politiche neoliberiste di destra e sinistra.
“scrittore e opinionista”