Napoli, il mondo dell’Università: cosa ci dice la statistica?
“Università degli Studi di Napoli Federico II.” (5662).jpg – Wikipedia
Napoli resta una delle città con il tasso di iscritti più elevato tra le Università in Campania.
di Salvatore Riela
Secondo i dati che ha rilevato l’USTAT (Ufficio di statistica del Cantone Ticino) nell’anno accademico 2022/23 una delle Università che ha registrato maggior numero di iscritti e di immatricolazioni, è l’Università degli studi di Napoli, Federico II: sono 13.243 i nuovi immatricolati, per un totale di iscritti di 71.799 (di cui 12.749 laureati). Seguito dall’ Università degli studi di Napoli – Parthenope che ha registrato 3068 nuovi immatricolati al fronte di 11.996 iscritti totali (di cui 2.051 laureati).
Infine, troviamo l’Università degli studi l’Orientale di Napoli che conta 1.320 nuove immatricolazioni e 9.779 iscritti totali (di cui 1.819 laureati). Un’altra Università di Napoli che ha registrato dati notevoli è l’Università telematica “Pegaso”: circa 90.322 iscritti totali di cui 6.126 nuove immatricolazioni (di cui 23.553 laureati). Un altro dato che risalta all’occhio è quello degli studenti beneficiari di borse di studio (11.206 alla Federico II;
2.158 alla Parthenope; 2.335 all’Orientale) e la possibilità di fare esperienze all’estero che hanno lo scopo di invogliare gli studenti a conoscere più realtà possibili (1 studente su 9 si impegna in almeno un ERASMUS nel corso della propria carriera universitaria).
Abbattere il muro del pregiudizio è da sempre lo scopo di ogni città in cui esistono realtà difficili da accettare e, soprattutto, da cambiare. L’iniziativa da parte dell’Università degli studi di Napoli Federico II nell’aprire un complesso nel quartiere di Scampia, è stata concretizzata lo scorso 17 ottobre 2022. Come ha dichiarato sulla sua pagina Facebook il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: “Questo progetto è stato fortemente
voluto. Abbiamo accelerato la conclusione perché crediamo possa avere un impatto positivo sia per il quartiere che per l’intera area Nord della città, cambiando la narrazione negativa di questi luoghi”.
Il complesso sarà rivolto ad alcuni corsi di laurea della scuola di Medicina e Chirurgia dell’ateneo.