Smile House fa rete in Abruzzo: firmato l’accordo tra Smile House e Università dell’Aquila
Smile House fa rete in Abruzzo: firmato l’accordo tra Smile House Fondazione ETS e Università degli Studi dell’Aquila.
L’accordo, siglato dal Vicepresidente di Smile House Fondazione ETS, Dott. Domenico Scopelliti, e dal Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente, Prof. Guido Macchiarelli, sancisce l’impegno comune a promuovere la ricerca scientifica, la formazione e l’assistenza sociosanitaria nell’ambito delle malformazioni cranio-maxillo-facciali.
La collaborazione va a rafforzare la Rete Smile House anche in Abruzzo, per ridurre il fenomeno della migrazione sanitaria e garantire ai pazienti e alle loro famiglie un percorso di cure eccellenti e adeguate, il più vicino possibile alle loro residenze.
L’AQUILA – Favorire un approccio multidisciplinare alle malformazioni cranio-maxillo-facciali: questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato da Smile House Fondazione ETS e Università degli Studi dell’Aquila – Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente. In virtù dell’accordo, la Fondazione, che da oltre 24 anni cura bambini e giovani adulti con queste patologie, e il polo universitario abruzzese, tra i più antichi e prestigiosi del Paese, si impegno a collaborare gratuitamente in diversi ambiti: terapeutico e diagnostico, della ricerca, formativo e di sensibilizzazione.
Il protocollo d’intesa, siglato dal Vicepresidente di Smile House Fondazione ETS, Dott. Domenico Scopelliti, e dal Direttore del Dipartimento, Prof. Guido Macchiarelli, sancisce l’impegno comune a promuovere la ricerca scientifica, la formazione e l’assistenza sociosanitaria nell’ambito delle malformazioni cranio-maxillo-facciali. La collaborazione avverrà principalmente con la U.O.C. D.U. di Chirurgia Maxillo-facciale dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila diretta dal Prof. Filippo Giovannetti, docente dell’Università degli Studi dell’Aquila, con il quale era già in essere una proficua collaborazione sul piano professionale e che promuoverà iniziative di formazione sul tema della diagnosi e trattamento delle malformazioni cranio-facciali.
Gli accordi con le Aziende Ospedaliere ed Universitarie, ma anche quelli con gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico sono di primaria importanza per rispondere a un’esigenza concreta della Rete Smile House: la continuità assistenziale. L’intento è quello di garantire non solo interventi chirurgici presso gli Hub terapeutici Smile House, ma anche un percorso completo che culmini per il paziente nell’integrazione sociale. La Rete Smile House quindi non si limita quindi a garantire l’esecuzione di interventi chirurgici, ma ambisce a supportare i pazienti in un percorso complesso e articolato, che coinvolge diverse figure professionali nel corso degli anni, con l’obiettivo ultimo di permettere loro di condurre una vita quanto più normale possibile.
«La nostra vuole essere una risposta al problema della migrazione sanitaria che il SSN sta affrontando quotidianamente. Per garantire la continuità delle cure, auspichiamo la realizzazione di una Rete Nazionale, organizzata secondo il modello di Hub e Spoke. Presso gli ‘spoke periferici ambulatoriali’ i pazienti ed i loro genitori sono intercettati e seguiti fin dalla diagnosi prenatale, ed indirizzati agli Hub chirurgici di riferimento territoriale. Il paziente, ultimata la terapia chirurgica, verrà ripreso in carico dallo spoke presso la propria sede regionale per il prosieguo delle cure multidisciplinari (ortodonzia, logopedia etc.), fino a quando non ci sarà la necessità di un nuovo intervento. Un bambino che si trova al di fuori di questi circuiti integrati e personalizzati, che si alternano tra cure mediche e chirurgiche, arriva a fare indicativamente il 70% di interventi in più rispetto a un bambino che fa parte della nostra rete. Questo comporta un abbattimento significativo dei costi sia per i pazienti e i loro nuclei familiari, sia per il SSN», sottolinea il Vicepresidente di Smile House Fondazione ETS, Dott. Domenico Scopelliti. «Da qui l’importanza dell’accordo con l’Università dell’Aquila, che ci consentirà di potenziare l’assistenza ai pazienti, di promuovere la ricerca scientifica e di formare nuovi professionisti in questo campo anche in Abruzzo».
In particolare, le due eccellenze intendono favorire un approccio multidisciplinare, realizzare progetti di cooperazione sanitaria, formare personale medico e infermieristico che contribuisca a migliorare prestazioni e servizio, promuovere e sostenere progetti di ricerca scientifica e tecnologica.
«L’Accordo nasce – dichiara il prof. Guido Macchiarelli – nell’ottica di essere sempre più vicini ai cittadini, mettendo a disposizione dei nostri pazienti i migliori standard scientifici ed assistenziali e le tecnologie più avanzate».
La singolarità di Smile House Fondazione ETS è data dal suo approccio, con cui segue il paziente dall’individuazione della malformazione, alla pianificazione del percorso di cura, anche preparando lui e la famiglia alle implicazioni connesse alla patologia, sia medico-chirurgiche che psicologiche ed economiche. Un punto di riferimento nel settore, come dimostrano i numeri: negli 8 Centri Smile House in Italia (4 Centri hub – Roma, Vicenza, Pisa e Monza, dove si svolgono attività chirurgiche primarie e trattamenti, secondari e multispecialistici – e 4 Centri spoke – a Cagliari, Taranto, Ancona e Catania, dove si svolgono trattamenti secondari e multispecialistici), dal 2011 sono già stati eseguiti oltre 4.000 interventi chirurgici e quasi 85.000 consulenze multidisciplinari. La firma del protocollo d’intesa rappresenta quindi un passo importante per la creazione di una rete di eccellenza per la diagnosi e la cura delle malformazioni cranio-maxillo-facciali in Italia.