“Quello che è mio” vince il premio per il miglior cortometraggio al festival de cine italiano de Málaga Il film di Gianni Cesaraccio premiato da una Giuria popolare
di Bruno Mossa
Arriva un altro riconoscimento importante per “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio, corto già vincitore del Festival Visioni Sarde, una rassegna che continua così a fare incetta di attestati e premi.
Il 3 giugno il pubblico che ha riempito la Sala delle Giunte del Rettorato dell’Università di Málaga ha assegnato il premio per il Miglior Corto al film di denuncia del regista sassarese.
“Quello che è mio” affronta con coraggio il dramma dei militari colpiti da tumore dopo le missioni all’estero e le esercitazioni nei poligoni di addestramento presenti in Sardegna.
”È un piccolo film che parla di ciò che lasciamo di noi al mondo. – ha dichiarato il regista sassarese Gianni Cesaraccio – Dentro ci ho messo tutto quello che ho, il cinema che amo, le storie e i personaggi che fanno parte del mio mondo. È un film fatto con tanta fatica e tanto cuore che spero possa trasmettere tutta la passione che ci ho (e abbiamo) messo per farlo”.
Quattro ex soldati, in fase ormai terminale dopo essersi ammalati in servizio a causa dell’uranio impoverito, decidono di riprendersi ciò che lo Stato gli ha negato andando a rapinare banche in piccoli borghi dell’isola con l’obiettivo di mettere da parte abbastanza denaro per permettere alle famiglie di vivere dignitosamente dopo la loro morte. Dovranno superare i loro limiti e le loro paure per riuscire a dare forza e fierezza ai loro ultimi giorni.
Ad essi hanno dato magnificamente volto e voce gli attori Marco Bullitta, Vanni Fois, Roberto Fara e Davide Tassi.
Grazie anche alla loro recitazione appassionata e coinvolgente “Quello che è mio” è entrato dritto al cuore anche dello spettatore spagnolo.
La cerimonia di premiazione con la regia di Giovanni Caprara, Presidente della Dante di Malaga e organizzatore del Festival del Cinema Italiano, avrà luogo sabato 8 giugno alle 19.30 presso il cinema Albéniz di Malaga.
Gianni Cesaraccio, classe 1981, è nato a Sassari. Dirige diversi corti fin dal 2003, tra cui “Valerio” che vince Visioni Sarde 2020. Scrive il corto “Luce e Me” di Isabella Salvetti che vince il Giffoni Film Festival 2020. Ha lavorato come story editor per la Pepito Produzioni e sta sviluppando la sua opera prima “Quello che resta” ispirata al pluripremiato “Quello che è mio”. Il corto ha collezionato il Primo Premio al Festival Visioni Sarde 2023 e quello per il Miglior Cortometraggio Regionale e Premio Giuria Popolare al 13° Figari International Short Film Fest – Golfo Aranci. Il Premio del Pubblico del Festival del Cinema Italiano di Malaga è l’ultimo riconoscimento ricevuto.