L’universo di Dali’, fra arte e scienza in mostra a Cortona

L’universo di Dali’, fra arte e scienza in mostra a Cortona

Il Grand Tour dell’arte del XX° secolo conduce in Toscana, a Cortona (AR), nella splendida cornice di Palazzo Ferretti dove fino al 3 novembre 2024 è ancora visitabile la mostra “Salvador Dalì : Dreaming Reality”. In questa sede viene reso un omaggio inusuale all’artista catalano, indiscusso maestro del Surrealismo, per evidenziare aspetti poco noti della sua speciale forma mentis.

Forse non tutti sanno che nel corso della sua intensa e produttiva carriera, Salvador Dalì (1904-1989) si occupò non solo d’arte ma anche di scienze, dalla psicoanalisi freudiana, alla chimica, e ancora, dalla matematica, alla biologia, fino alla fisica classica e quantistica. Dalì, con la sua poliedrica e talentuosa opera ha dimostrano che dialogo e contaminazioni fra discipline diverse possono produrre interessanti novità culturali. Nella sua produzione artistica, egli si è espresso utilizzando molteplici tecniche, essendo stato scultore, ma anche disegnatore, grafico, nonchè illustratore di libri, e dedicandosi anche alla fotografia, alla moda ed al cinema, specifico settore in cui ha collaborato con celebri registi come Bunel (suo amico), oltre a Walter Disney ed Alfred Hitchcock, con il quale affrontò approfonditi studi sulla psicoanalisi a livello cinematografico.

Nel 1938 (a Londra) Dalì conobbe personalmente Sigmund Freud (padre spirituale del surrealismo), Albert Einstein ed altri scienziati del suo tempo e dalle teorie rivoluzionarie da questi elaborate rimase alquanto affascinato. In anni successivi, nel suo “Manifeste Mystiqe” (1951), poi definito “Manifesto Antimaterico”, Dalì dichiarò di aver poi abbandonato i teoremi freudiani preferendo invece abbracciare principi della fisica teorica di Werner Heisenberg che con le sue teorie diede impulso formidabile allo sviluppo della fisica nucleare e quantistica.  Interrogandosi sulla relatività del tempo, sia dal punto di vista della fisica classica che quantistica, Dalì ha prodotto emblematiche opere (scultoree e pittoriche), come gli “orologi molli” esprimendo con ciò la sua concezione del tempo, non rigido, né staticamente lineare, ma fluttuante e relativo, come lo spazio circostante, che offrono provvisorie visuali agli osservatori, dato che le percezioni sono soggettive e mutevoli.  

Nelle sale di Palazzo Ferretti a Cortona, sono presentate in mostra, molteplici preziose sculture, ma anche opere grafiche, litografie, ed illustrazioni di Salvador Dalì, come “Don Chisciotte e Sancho Panza”, “Le memorie del Surrealismo”, oltre alla Collezione “Anniversary”. Fra le sculture maggiormente  suggestive segnaliamo,  “L’Orologio molle e la sua danza del tempo”, “Alice nel Paese delle Meraviglie”, la “Venere Spaziale”. Le opere originali proposte in questa mostra provengono dalla collezione privata del mercante d’arte e filantropo Beniamino Levi. La mostra “Salvador Dalì : Draming Reality” in corso a Cortona nelle sale espositive di Palazzo Ferretti, in via Nazionale 45, è fruibile dal pubblico fino al prossimo 3 novembre 2024.

Cristina Fontanelli

Cristina Fontanelli

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