Il cammino dei “Lupi” nelle prime giornate del campionato di serie C
Fatti ed opinioni.
In queste prime tre partite ufficiali disputate da sodalizio bianco verde avellinese, di cui la prima disputata in trasferta in quel di Picerno, e le successive due giocate tra le mure amiche dello storico stadio comunale di Avellino ossia il “Partenio Lombardi. In queste partite si è assistito al solito film “Horror-Thriller” della squadra avellinese, visto che in queste tre partite ha racimolato solamente un misero bottino di due punti, due pareggi conquistati in casa con il Giugliano, ed ultimamente conto l’Audace Cerignola.
Ascoltando e vivendo gli Humor dei tifosi “Biancoverdi”, si percepisce senza ombra di dubbio il dissapore, lo sconforto, e la delusione di una piazza addolorata e colpita al cuore. Un cuore nel passato ricoperto e ricco di soddisfazioni, e orgoglio per la squadra della città e di una provincia intera. Ormai dopo solo tre giornate dall’inizio del campionato di serie “C”, si intravede e si prospetta già un possibile fallimento di risultati e degli obbiettivi tanto sbandierati dalla società del patron Angelo Antonio D’Agostino.
Dalle ultime notizie apprese dalle varie testate giornalistiche della città si è appreso del confronto tra i tifosi storici della gloriosa “Curva Sud” dopo l’ultima partita casalinga contro l’Audace Cerignola, dove si è assistito inermi alla ulteriore prova incolore della compagine biancoverde allenata dal mister Pazienza. Infatti dopo questa partita i tifosi biancoverdi e la “Curva Sud”, sono esplosi in una contestazione pacifica e assolutamente legittima contro la società capeggiata da D’Agostino, lo staff tecnico e il mister Michele Pazienza, e con tutti i dirigenti dell’area tecnica con a capo la triade Perinetti – Strano – Condò. Infatti in questi giorni abbiamo appreso di un comunicato della “Curva Sud”, la quale esponeva in modo chiaro e netto e all’unanimità a nome di tutto il tifo organizzato degli “orrori” commessi dalla società biancoverde e da tutto lo staff tecnico compreso l’allenatore Pazienza, e ne chiedono a gran voce l’allontanamento in generale e alquanto immediato.
Questa contestazione pacifica e legittima è figlia ormai dei fallimenti degli obiettivi che la famiglia D’Agostino cerca di centrare da almeno quattro anni. Forse bastava non confermare l’intera area tecnica compreso l’allenatore, e ripartire con un progetto sempre si vincente ma con persone diverse e che capivano realmente di calcio, ma nel calcio non vige una regola esatta come nella fisica, nella matematica, o nella chimica. Oggi tutti sono bravi a dar consigli e a distruggere, infatti gli uccelli rapaci vanno a nutrirsi delle carcasse già morte. Ma per il bene della squadra della nostra città, purtroppo oggi non si può far altro che cercare di cambiare marcia, aumentare gli stimoli, e cercare di fare sempre meglio. Ma la società deve finalmente dimostrare con i fatti di voler cambiare registro anche con la possibilità ormai scontata di “cacciare tutta l’area tecnica compreso l’allenatore”, se malauguratamente nella prossima partita non si evidenzieranno cambiamenti e volontà di intendi. Certamente e senza ombra di dubbio la squadra biancoverde non può andare avanti così perché non si va da nessuna parte. La società come si fa nel mondo del calcio moderno dovrà prendere decisioni ferme e di personalità, senza aspettare e perdere altro tempo andando di domenica in domenica e decidere sempre di “non decidere”, perché così facendo sarà solo una lunga agonia. Fa male dire e pensare queste cose, ma bisogna cambiare rotta quanto prima e nell’immediato. COMUNQUE SENZA SE E SENZA MA SI DEVE DIRE E GRIDARE A GRAN VOCE “FORZA LUPI E FORZA AVELLINO SEMPRE E COMUNQUE”.
Gian Piero Cantelmo