L’uomo accelera ma non è al volante

L’uomo accelera ma non è al volante
Non c’è bisogno di farsi venire l’emicrania per capire il mondo.
La natura è contemporaneamente, (e a nostra libera scelta), madre e matrigna; e non si lascia abusare da nessuno.
Reagisce da madre premurosa se l’umanità agisce da figlia rispettosa.
E da matrigna spietata e assassina contro gli abusi criminali degli ex “umani” disumanizzati.
Forse la filosofia dell’occhio per occhio, dente per dente, l’uomo l’ha appresa dalla natura. Ma dopo tre milioni di anni, o noi laureati e masterizzati non abbiamo capito una mazza, o non siamo attrezzati per capire, ma solo per subire.
Perché vincere abusando della natura, non è previsto dalle leggi del Creato e non è consentito a nessuno.
Saranno pure truccate le carte, ma il poker d’assi ce l’ha sempre incollato il Padreterno. E nemmeno con un ricorso al TAR possiamo controllare se sta barando.
L’acqua, il sole, il vento, il fuoco e la terra sono di sua proprietà. Ce li ha forniti (forse per errore) ma solo in comodato d’uso.
Aprendo o chiudendo quei cinque rubinetti salvifici o assassini ci conferma o ci smentisce se siamo suoi graditi o sgraditi ospiti sulla faccia della SUA TERRA.
Smettendo di capire questi concetti accessibili anche allo scemo del villaggio e abusando della natura, abbiamo scelto di correre sparati verso il capolinea.
Non ci sono sconti abbuoni o offerte speciali. Non c’è niente a questo mondo di cui si possa approfittare impunemente con ingordigia.
O accettiamo di vivere senza sprechi nel rispetto della natura, o rassegniamoci al peggio. Perché i mezzi per opporci allo sfratto esecutivo dell’alluvione o della siccità, del vento o dell’uragano, del caldo o del gelo, della terra o del terremoto, del mare o del maremoto, della salute o della malattia, (fatta eccezione per il vaccino che sembra faccia miracoli) non li abbiamo ancora inventati.
Il mondo è un albergo gratuito con libero accesso a nostra scelta: nella natura incontaminata a “cinque stelle”, o in quella avvelenata a “cinque stalle”, “cinque manicomi” o un “cimitero unico” per l’estinzione dell’umanità.
La natura non conosce favoritismi: è per tutti dal batterio al dinosauro. Se noi umani accettiamo di rispettare acqua, sole, vento, fuoco e terra abbiamo un futuro assicurato, viceversa è come se infilassimo spontaneamente da suicidi la testa in una ghigliottina grande quanto tutto il pianeta.
Non è facile provvedere ai bisogno di una umanità crescente, senza danneggiare la natura. Ben altro è voler vivere da miliardari devastando l’ecosistema e sperando che la pacchia non finisca mai.
Nel tentativo estremo di rinsavire almeno l’ultima generazione, sembra che si voglia dichiarare l’ecocidio  crimine contro l’umanità. 
Speriamo che almeno i poveri e le vittime che pagano per gli Ingordi assassini, prendano coscienza che a salvarci non è la scienza (con i suoi stupidi derivati come l’AI) che promette di aggiustare tutto dopo aver sfasciato tutto per secoli, ma la natura che va rispettata da madre, perché se sfruttata, avvelenata e abusata reagisce “riconoscente”, con la stessa moneta.
Franco Luceri

Redazione

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