Dalla dittatura politica si esce vivi, dalla finanziaria defunti

Dalla dittatura politica si esce vivi, dalla finanziaria defunti
politico quadro di Antonio Peragine
L’uomo nasce sensibile al bello come ogni altro animale. E la cultura sviluppa e sfrutta questa sensibilità istintiva, per offrire al mercato popoli produttivi, ma incapaci di resistere alla forza attrattiva del bello, (come il pesce all’esca) perché malati individualmente e socialmente di consumismo compulsivo.
Il meglio nella giusta misura per farlo bastare per tutti, a tutt’oggi non è mai bastato a nessuno. Tutti pretendono e prendono il MASSIMO DEL MEGLIO, a costo di toglierlo agli altri da criminali.
 
Alla lunga, la guerra dell’egoismo tra individui, paesi, regioni, stati, popoli e continenti, non può che sfociare in una guerra nazionale o mondiale. E la frittata è fatta.
Quando tutti i popoli tendono a l’ingorda appropriazione della massima quantità del meglio disponibile, magari Dio riuscirebbe a mettere riparo, ma il fenomeno è talmente dilagato che agli umani il governo della Pace e della Giustizia sociale gli è già sfuggito di mano. E la barbarie della criminalità, della guerra e della devastazione ambientale non riesce a governarla nessuno. Cultura, politica, giustizia, mercato e Finanza finiscono travolte della loro ingordizia e stupidità.
Ma tutto questo non avviene solo per colpa degli umani, perché il pianeta ci mette anche di suo. Non accetta di essere depredato del massimo del meglio ma di ciò che è disponibile.
Altrimenti risponde a colpi di sconvolgimenti climatici che quest’anno (e ancora non è finita) hanno regalato solo a l’Italia che è grande quanto un fazzoletto, 15 miliardi di danni. Quanto basterebbe per rendere benestanti tutti i poveri d’Italia.
Provate a moltiplicare per i 200 paesi del mondo che sono diecine di volte più grandi dell’Italia, (che è grande 300 mila chilometri quadrati). ( mentre La Russia è 17 milioni di chilometri quadrati) 
E capirete che i danni della guerra fosse pure mondiale e atomica sono insignificanti rispetto ai danni che riesce a generare il pianeta che non ha voglia di garantire qualità di vita crescente ad una umanità che più cresce, più diventa insaziabile, egoista, rapace, criminale e genocida.
Filosofi e scienziati giocano a tressette col morto, ma senza conoscere le regole del gioco, che il terzo giocatore, il creato, conosce perfettamente.
I filosofi de-formando cervelli per indurre l’umanità a volere il massimo del meglio. E i creativi del mondo scientifico continuano a produrre e vendere cose sempre più belle, che come l’esca provvista di amo attraggono e uccidono i popoli spendaccioni e affamano i poveri.
Quindi chi tiene banco non è il filosofo che allena gli umani ad amare il bello a tal punto da avere quasi un orgasmo cerebrale. E non è lo scienziato che produce l’esca dei capolavori tecnologici che migliorano la qualità della vita e quindi inducono l’umanità ad abboccare. 
Ma fare i conti senza l’Oste (il Creato) è sempre stato pericoloso. La Natura
 approva o disapprova il consumo delle sue risorse fatto dall’uomo e risponde a colpi di sconvolgimenti climatici assassini se finisce depredata e devastata.
Franco Luceri

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.