La risposta della chiesa alla triste realta’ degli abusi
In tutte le librerie dal 25 ottobre
Tutela e salvaguardia dei bambini e degli adulti vulnerabili.
Interventi, provvedimenti e nuove norme per prevenire e punire questi “crimini abominevoli perpetrati nella Chiesa”
Il libro, dedicato interamente al tema della tutela e salvaguardia dei bambini e degli adulti vulnerabili, cerca di individuare quale sia stata e quale è ancora oggi la risposta della Chiesa dinanzi al fenomeno degli abusi. La comunità – non solo ecclesiale – soprattutto nel corso degli ultimi anni, alla luce della scoperta dei casi e delle situazioni di abuso che hanno interessato maggiormente l’opinione pubblica, ha chiesto a gran voce un intervento da parte della Chiesa. Sul punto ci si è chiesti come la Chiesa è intervenuta di fronte a tutto questo e come ha deciso di affrontare la reale portata di queste situazioni.
La risposta ecclesiale sulla realtà degli abusi su minori e sugli adulti vulnerabili parte da un’analisi storica: un problema che in passato era considerato un tabù nel mondo di oggi, invece, si è trasformato nel coraggio di riconoscere, in maniera onesta e trasparente, l’esistenza di questi casi, di capire gli errori e le loro radici, di affrontare la verità di tali comportamenti. L’obiettivo di questa ricerca è stato quello di verificare le radici del fenomeno degli abusi e di comprenderlo in profondità per vedere poi come è possibile fronteggiarlo tutt’oggi. La risposta è stata una risposta progressiva e l’eredità lasciata da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI resta fondamentale, anche se, sotto il pontificato di Francesco si è manifestata una presa di coscienza della realtà.
Su una strada che ad oggi potrebbe dirsi “sufficientemente chiara” grazie alle nuove norme, procedure e regole che si muovono nella direzione della trasparenza e chiarezza per la gestione dei casi di abuso, tuttavia, occorre un’ulteriore riflessione: quale è la prospettiva della Chiesa e come cerca di risolvere tale questione. L’interesse per la protezione del minore, il riconoscimento della sua dignità di persona e la tutela della sua identità come bene giuridico da difendere deve essere posto al centro di ogni azione ed intervento.
La prospettiva, dunque, è la tutela non solo della vittima, ma anche, dell’autore del delitto da sé stesso. In questo senso si dovranno definire modalità e forme per l’accompagnamento e cura degli abusatori poiché questo aiuterebbe a prevenire la reiterazione di altri delitti, così come, si dovrà favorire un continuo sviluppo della formazione – questo in considerazione della necessità di rispondere agli abusi a più livelli (canonico, pastorale e formativo) – poiché questo faciliterebbe e renderebbe sicure le persone di parlare, se ci fosse una questione da segnalare. La risposta della Chiesa dinanzi agli abusi, in questo percorso, è nella prevenzione, formazione e tutela prima ancora che nella punizione.
Prefazionedi S.E.R. mons Domenico Cornacchia, Vescovo di Molfetta
Editrice Marcianum Press
Marica Anna Spadavecchia, trentunenne, avvocato e difensore del vincolo presso il Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano Pugliese. Laurea in Giurisprudenza nel 2018, Filosofia e Teoilogia nel 2020 e 2021, dottorato in Utroque Iure con Summa Cum Laude nel 2023..