Chi salverà Israele?
Le soldatesse israeliane dell’Avamposto di Nahal Oz ed i riservisti ammutinati potrebbero salvare Israele e forse anche il Mondo.
Fedora Quattrocchi
Con spunti, discussione e idee del papà Carlo Quattrocchi (88 anni)
Oggi più che mai Israele dovrebbe rinascere e rinnovarsi con una generazione di giovani sicuramente opposta a quella che ha portato questo eccellente paese, non laico ma aggressivo, all’attuale sfascio etico-morale-politico, rappresentato dallo spettrale agire del Governo Netanyahu, ormai indagato a livello internazionale per evidenti “crimini contro l’Umanità”… Era inimmaginabile che nel futuro si sarebbero creati i presupposti per un apposito Tribunale Penale Internazionale e la triste eventualità di manette e carcere per un Capo di Stato.
Ma chi salverà Israele dai recenti assurdi errori e boomerang, come ad esempio la ritorsione negativa verso ogni tecnologia elettronica prodotta o venduta da Israele, innescata a seguito dell’utilizzo di esplosivi interni ai cerca-persone, inseriti da “un presunto attivissimo servizio segreto”? Si ricorda che nei cerca-persone, nei cellulari, nei dispositivi elettronici di elettrodomestici e quant’altro di 5G-6G possa essere modificato… è stato aggiunto un diabolico esplosivo, che è stato innescato a comando, generando morte o gravi lesioni ai terroristi, ma anche ad innocenti tra i civili…Purtroppo questo, più che mai, chiamasi “crimine contro l’Umanità” secondo il Diritto Internazionale, ormai vilipeso da questo tipo di Israele. Per i dettagli esiste un articolo: https://www.
Ebbene, cari lettori, chi salverà Israele dall’abisso di sangue in cui si è cacciato, adescando l’organizzazione dell’orrendo massacro di Gaza dopo il 7 ottobre 2023, sono: 1) il gruppo di soldatesse che in quei giorni di ottobre 2023 era di guardia all’avamposto vicino Gaza, chiamato Nahal Oz, e 2) il gruppo dei 130 soldati israeliani riservisti, i quali, con garbata lettera ai vertici guerrafondai di Netanyahu, hanno confessato di non riuscire più a spargere altro sangue palestinese o libanese. Entrambi questi GRUPPI DI SOLDATI ORA RISCHIANO CARCERE, forse sofferenze e finanche la morte … Questa categoria di giovani israeliani paradossalmente potrebbe essere definita “whistleblower”. [Per paradosso essi potrebbero essere assimilati ai rari whistleblower della debole Pubblica Amministrazione Italiana, spesso artefice di APICALI ABUSI D’ UFFICIO, la quale isola la disperata vittima, addirittura licenziandola e la uccide psicologicamente].
Tornando al dramma dei suddetti giovani di Israele, essi si oppongono all’attuale Esercito Israeliano: saranno loro quelli che salveranno Israele dal baratro dell’isolamento internazionale e dalla distruzione totale. Infatti la mancanza di risorse energetiche proprie e l’esiguità dello spazio territoriale di Israele possono causarne l’implosione e la successiva scomparsa. Infatti purtroppo sono anche irrisori i giacimenti di gas o petrolio sepolti a largo del mare di Gaza, se rapportati al “business as usual” .
E se loro, quei giovani e quelle giovani israeliane, non riusciranno a salvare Israele, purtroppo esso è destinato a scomparire sotto razzi ipersonici, droni attrezzati, bombe sporche e quant’altro pervenisse, a scanso dello scudo Air-Dome e consimili – Tad Usa in arrivo – ovvero ordigni provenienti da tutti i paesi del mondo civile limitrofo e non, sia esso musulmano o cristiano ortodosso, che hanno detto “basta” alle prepotenze di Israele. Questo è avvenuto negli ultimi giorni, quando Israele ha deciso di minacciare e forse poi bombardare le postazioni ONU in Libano, dove peraltro sono presenti ed interposti anche circa mille soldati italiani. Infatti, le prime reazioni anti-Netanyahu di Crosetto e di altri governativi stanno sortendo un effetto “boomerang” sulla decennale amicizia tra Israele e l’Italia, anche perché questi episodi hanno effetti a catena di tipo “domino”. Infatti, non appena dovesse iniziare un paese a “mollare” i Sionisti, per liberare il vero Israele e la Palestina… – Già hanno iniziato la Spagna e la Francia, subito quindi bombardata al centro Totalfina in Libano – altri paesi restii al massacro si opporrebbero a qualsiasi aiuto verso Israele.
Paradossalmente, prima o poi anche i paesi anglosassoni potrebbero “mollare” questo Israele, non coprendo tutto il debito delle banche Sioniste e riattivando legami con le banche commerciali nuove dei BRICS, visto che ormai le rotte per gli idrocarburi potrebbero anche non passare più dalle parti di Israele, ormai lorda di sangue e visto che i paesi che detengono Oil & Gas sono ormai tutti entrati nel BRICS o vi entreranno a breve, nella riunione del 22-25 ottobre a Kazan in Russia.
A questo punto, se questo sgraziato e purtroppo disgraziato Israele non scomparisse, lasciando il posto a quelle soldatesse e soldati di cui sopra, si configura la possibilità di un “cartello del gas” svolto da chi detiene l’80% del gas naturale mondiale, ovvero Russia ed Iran. Se questo accadesse tutto il mondo occidentale rimarrebbe senza gas naturale, di fatto, il quale, a quel punto andrebbe a scorrere solo nei pipeline e negli stoccaggi gas dei paesi del BRICS, lasciando l’Occidente con le candele e panni/piatti lavati a mano o con orti per commestibili a km zero. Forse mancano poche settimane, mesi o anni a tutto questo: speriamo che quei ragazzi e tanti altri militari, cittadini e religiosi ce la faranno a far cambiare rotta DALL’INTERNO di Israele stesso!
Ma torniamo alle soldatesse dell’Avamposto di Nahal Oz e ai 130 riservisti che hanno detto «…signornò…» perché «…questa non è più guerra di difesa…» (fonte: inviata di “Avvenire” Lucia Capuzzi a Gerusalemme sabato 12 ottobre 2024, https://www.avvenire.it/mondo/
In sintesi: 1) la storia delle soldatesse di Nahal Oz è stata ben riassunta dal giornalista Manlio Dinucci, su canale Byoblu (canale 262, il 14 ottobre 2024, in serata, https://www.byoblu.com/tag/
Ecco quindi i futuri ministri del rinato Israele possibile, che magari andranno a far visita al loro Stato Palestinese vicino, ricostruito anche con gli introiti della fusione in altiforni dello stragrande materiale bellico israeliano, mentre scuole, parchi, campi arati possono essere ricreati nel nuovo Stato Palestinese, prendendosi per mano tra ditte arabe di giovani sopravvissuti e ditte israeliane che faranno loro scuola per rinascere. Tutto questo dipende da quei giovani soldati e soldatesse e dal cambio di rotta di TRUMP, anch’esso destinato all’oblio se non molla Netanyahu.
E in Italia che si dovrebbe fare? Interessante è il connubio tra Rizzo e Vannacci, che ha esordito il 18 ottobre 2024 pomeriggio a Piazza S. Chiara a Roma. Lanciamo un hashtag: #
foto wikipedia